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COVID-19 Adempimenti per chi rientra in Italia: criteri e modalità

– Le informazioni su come muoversi in Italia sono disponibili sul sito del Ministero dell’Interno e della Polizia di Stato, compreso il modulo aggiornato di autodichiarazione per gli spostamenti, dove è presente, nell’ultima riga, il riferimento per il rientro dall’estero (ultimo agg. 26 marzo). 

– Il rientro in Italia non va segnalato a questa Ambasciata né al Ministero degli Esteri, ma all’Autorità sanitaria (ASL) della località di destinazione finale una volta rientrati in Italia, rispettando l’obbligo di isolamento fiduciario con sorveglianza attiva per 14 giorni (Art. 1 DM MIT – Min. Salute n. 120/2020). Il decreto si applica a tutte le persone in entrata in Italia, tramite trasporto aereo, ferroviario, marittimo e stradale, anche se asintomatiche. La sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario non si estendono ai componenti del nucleo familiare eventualmente già presenti in Italia.

In caso di insorgenza di sintomi COVID-19, vige l’obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati.

In deroga a quanto sopra, esclusivamente per comprovate esigenze lavorative e per un tempo non superiore alle 72 ore, salvo motivata proroga per specifiche esigenze di ulteriori 48 ore, le persone fisiche in entrata in Italia tramite trasporto aereo, ferroviario, marittimo e stradale sono tenute a presentare una dichiarazione, resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nella quale attestino di entrare esclusivamente per la predetta esigenza lavorativa.

È possibile andare a prendere chi arriva dall’estero: è consentito ad una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione. Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “assoluta urgenza”, che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione dal Ministero dell’interno, compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca.

Ulteriori informazioni sulle misure in atto sono disponibili sulla pagina dedicata alle domande frequenti sul sito del governo.

Invitiamo inoltre a verificare eventuali adempimenti con le competenti autorità delle Regioni ove si intende far rientro. Una lista parziale include la Sardegna (autorizzazione da richiedere compilando online questo modulo e avendo già un valido titolo di viaggio), la Sicilia (ordinanza regionale n. 5/2020) e la Calabria (ordinanza regionale n. 15/2020).

COME E IN QUALI CASI SI PUÒ RIENTRARE IN ITALIA

Si attira l’attenzione sul fatto che, a seguito dell’introduzione del DPCM 22 marzo 2020, gli spostamenti in Italia sono consentiti solo per motivi di assoluta urgenza, di salute o comprovate esigenze lavorative. Gli spostamenti per situazioni di necessità sono consentiti solo all’interno dello stesso comune, come previsto dall’art. 1, comma 1, lett. a) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020 e art. 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 marzo 2020.

Tali motivi vanno dichiarati sotto la propria responsabilità individuale attraverso l’apposito modulo.

Chiediamo la collaborazione di tutti per consentire il rientro a chi ne ha effettivo ed impellente bisogno, nel rispetto delle misure di contenimento del virus in atto nel nostro paese.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha fornito alcuni importanti chiarimenti al riguardo:

I cittadini italiani all’estero o gli stranieri residenti in Italia possono far rientro in Italia, se il rientro è un’urgenza assoluta. È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). È ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto).

All’arrivo in Italia vi saranno controlli sanitari e verifiche da parte delle autorità di Polizia.

Una volta entrati nel territorio nazionale, gli interessati dovranno raggiungere la propria casa nel minore tempo possibile. Le circostanze di assoluta urgenza devono essere autocertificate. Si raccomanda di preparare l’autocertificazione prima della partenza, indicando in modo specifico i motivi del rientro, in modo da rendere più rapidi i controlli. Per l’autocertificazione si può usare il modulo pubblicato nel sito del Ministero dell’interno.

Si suggerisce di portare con sé prova della propria provenienza estera (ad esempio carta d’imbarco, biglietto Eurotunnel) da presentare, in sede di controllo di Polizia, insieme al modulo di autodichiarazione, per proseguire il viaggio fino al proprio domicilio italiano.

Chi rientra in Italia dovrà comunicare l’ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario per 14 giorni.