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GLI ITALIANI ISCRITTI ALL’AIRE PRESSO IL CONSOLATO GENERALE DI LONDRA SUPERANO QUOTA 400 MILA

La pandemia e la Brexit non sembrano aver fermato il Consolato Generale di Londra. Per la prima volta da almeno un decennio il settore Anagrafe della sede di Londra ha azzerato l’arretrato che solo a settembre 2019 ammontava ad oltre 32 mila pratiche arretrate. Ciò ha permesso di “contare” il numero di italiani nel Regno Unito iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero): ad oggi 407.030 mila, cifra raddoppiata in soli 8 anni e destinata a crescere data la media di 115 iscrizioni AIRE giornaliere inviate dall’inizio dell’anno al Consolato di Londra.

Da oggi quindi le iscrizioni AIRE verranno lavorate nell’arco di pochi giorni, come già avviene per le richieste di cambio di indirizzo. Questo risultato è stato conseguito grazie alle risorse del cd. Decreto Brexit e al supporto garantito dalla Farnesina.

Soddisfatto del lavoro della Sede il Console Generale Marco Villani che ha ribadito: “continueremo ad impegnarci per garantire sempre più servizi consolari in tempo reale: dopo i titoli di studio, i cambi di indirizzo e le iscrizioni AIRE, ci concentreremo – superata la consultazione referendaria – al rafforzamento dell’Ufficio di Stato Civile e Passaporti, al fine di riassorbire la domanda inevasa determinata dall’emergenza sanitaria”.

Durante il picco della pandemia, il Consolato Generale non si è mai fermato ed è stato sempre a disposizione dei connazionali attraverso la Task Force Covid-19, che da inizio marzo ha assistito oltre 20 mila cittadini italiani, e attraverso l’emissione di documenti d’emergenza: da aprile a giugno sono stati consegnati quasi 4 mila passaporti, il 16% di tutti i passaporti emessi dalla rete diplomatico-consolare italiana nel mondo.

Il 25 maggio, a due mesi esatti dall’interruzione dei servizi “non essenziali”, l’Ufficio di Londra è stato il primo Consolato occidentale nel Regno Unito a riaprire al pubblico, procedendo con la riconvocazione di coloro che si sono visti cancellare l’appuntamento causa Covid-19. Con il graduale ritorno alla normalità, nelle prossime settimane riaprirà il servizio di appuntamenti e contemporaneamente si lavorerà alla preparazione del Referendum costituzionale previsto per il 20-21 settembre prossimi.