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Saluto di fine anno 2018 del Console Generale

Cari connazionali,

desidero farvi giungere a nome mio personale e di tutto lo staff del Consolato Generale d’Italia a Londra i più sinceri ed affettuosi auguri per le festività.

Sono giunto a Londra in un anno davvero difficile per questo Paese, impegnato ad affrontare le complesse dinamiche della scelta referendaria della Brexit e molto intenso dal punto di vista delle sfide che abbiamo dovuto fronteggiare per adeguare i servizi ad una collettività che è la più numerosa della rete diplomatica e consolare italiana.

Una comunità che continua ad aumentare con una media di 2000 iscrizioni all’AIRE al mese e che ha raggiunto ad oggi circa 350.000 persone, mentre se ne stimano altrettante non iscritte per un totale di 700.000. Un numero enorme che fa di questo Consolato Generale il primo della nostra rete, basti pensare che gli iscritti alla anagrafe di Londra sono superiori al totale di quelli registrati in tutti i Consolati italiani negli Stati Uniti.

Nel corso di quest’anno sono stati rilasciati circa 30.000 passaporti, 2822 nel solo mese di novembre e più di 3500 documenti di emergenza; sono stati trascritti più di 6000 atti di stato civile di cui 4608 di nascita. Oltre 18000 sono stati infine i visti rilasciati.

Su tali basi la priorità che ci siamo dati è stata quella di rafforzare e razionalizzare l’Ufficio passaporti. Ciò è stato possibile grazie all’attuazione di tre misure: l’assunzione di dieci impiegati a contratto temporaneo, grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; la riattivazione del sistema “prenota online” che ha consentito a molti di utilizzare il web per accedere ai servizi e, infine, l’avvio di una nuova piattaforma informatica che ci ha permesso di rinnovare il call centre aumentando notevolmente le linee telefoniche con un migliorato sistema di coda e, soprattutto attivando la funzione “call back”. Iniziative che hanno potuto dare a tutti la possibilità di accedere al servizio riequilibrando domanda e offerta.

All’inizio del mio mandato ho dovuto affrontare anche una criticità legata al cambio di gestione dei corsi di lingua e cultura italiana. Il precedente organismo, il Coasit, ha cessato la sua attività lasciando a giugno un vuoto che abbiamo prontamente colmato consentendo il riavvio dei corsi a partire dall’inizio dell’anno scolastico per migliaia di ragazzi e senza soluzione di continuità. Per questo desidero ringraziare tutti coloro che, in solo due mesi, a fianco del Consolato Generale, si sono impegnati per consentire questo risultato non scontato. In particolare il board della SIAL, il nuovo ente promotore che ha lavorato e sta operando incessantemente per promuovere la cultura e la lingua italiana sulla base degli indirizzi della nostra politica scolastica in stretto coordinamento con la Direzione didattica.

Importante è stata ed è inoltre l’attività di razionalizzazione della rete consolare onoraria e dei corrispondenti consolari. Ciò è avvenuto anche attraverso la distribuzione di nuovi kit per la raccolta dei dati biometrici finalizzati al rilascio del passaporto, già attributi agli Uffici Consolari Onorari di Bedford, Liverpool, Birmingham e Cardiff e, da fine 2018, assegnati anche a Newcastle-Upon-Tyne e Peterborough.

Il 15 novembre ha giurato il nuovo console onorario a Liverpool, Marco Boldini, e sono in dirittura di arrivo le selezioni per gli uffici onorari di Manchester, Ashford, Bristol e Hull.

Numerosi sono stati gli incontri avuti con i membri del CGIE dei Comites di Londra e Manchester e con alcuni rappresentanti delle collettività di Birmingham e Bristol ed altri incontri sono stati programmati per il prossimo anno anche sul territorio della circoscrizione consolare.

Inoltre, nel corso del 2018, abbiamo effettuato complessivamente 7 missioni di funzionari itineranti a Newcastle, Manchester, Bradford e Worthing, per raccogliere le domande di passaporto.

Un forte impegno è stato profuso altresì nell’ambito della cosiddetta “promozione integrata”, elemento portante dello sviluppo del sistema Paese. In tale ambito sono stati allacciati rapporti con moltissimi esponenti della business community e di ambienti sociali e culturali e sono state avviate alcune iniziative di collaborazione per la promozione dei territori regionali e delle relative eccellenze. Grazie anche alla collocazione del Consolato Generale nel cuore della City, “Harp House” si è trasformata in una vetrina del “Made in Italy” e della creatività italiana. Nel corso dell’anno abbiamo promosso e patrocinato alcune esposizioni fotografiche e scultoree con il coinvolgimento di Regioni e territori italiani abbinando anche proposte enogastronomiche delle aree interessate. Con tali iniziative vogliamo avvicinare sempre di più il Consolato Generale agli italiani nell’auspicio che vedano sempre più nella “Harp House” una casa aperta a tutti dove vivere e riscoprire l’italianità. In questo contesto si collocano, l’incontro con alcuni manager d’impresa, organizzato in collaborazione con “Ambrosetti House” e l’iniziativa, realizzata a metà dicembre, “Il Consolato Generale incontra gli avvocati italiani”, un confronto che ci vede impegnati in attività di collaborazione e seminariale con i professionisti italiani che operano in questo Paese.

Un’attenzione particolare è stata riservata anche all’utilizzo dei “social media”. Abbiamo potenziato il nostro website e il nostro profilo Facebook e abbiamo aperto un profilo del Consolato Generale su Twitter in modo da essere sempre più efficaci e tempestivi nel fornire informazioni e notizie utili, anche in un eventuale situazione emergenziale.

Sempre nel quadro della proiezione esterna, vorrei poi soffermarmi su un’iniziativa a cui tengo molto e che sono convinto ci offrirà la possibilità di avvicinare ancor più il Consolato Generale agli italiani qui residenti. Si tratta di un programma di informazione che ha visto riuniti in uno spirito di servizio e collaborazione alcuni dei più rappresentativi gruppi di italiani operativi su Facebook – che saranno ampliati – per raccogliere le principali richieste di servizi e rispondere a queste in modo univoco e coordinato con una corretta informazione istituzionale. Si tratta di una potente cassa di risonanza che potrebbe moltiplicare le informazioni sui servizi consolari anche in una prospettiva Brexit.

Vorrei concludere ora ringraziando davvero con il cuore l’intero staff del Consolato Generale, che grazie alla professionalità, al senso del dovere e al grande impegno riescono a rispondere alle sempre più diversificate necessità ed emergenze di una comunità davvero enorme. A loro va il mio personale apprezzamento e i più affettuosi auguri per il 2019.

Formulo a voi tutti, cari connazionali, i migliori auguri per un buon Natale e un felice e sereno 2019.